17 maggio 2016

Fedora

Il borsalino è un cappello invernale realizzato nel tradizionale feltro di lana soffice con una fascia di stoffa più scura che lo circonda.

È conosciuto in alcuni Paesi anche come fedora, ma si distingue per la larghezza della tesa e per la consistenza. Il borsalino presenta una tesa larga 6 cm e con una consistenza piuttosto rigida; il fedora ha una tesa più larga, mediamente di 7,5 – 8 cm e con una fattezza decisamente più morbida che permette di piegarlo facilmente di lato o in giù.

Il termine fedora entrò nell'uso a partire dalla fine dell’ottocento. In America in quel periodo era in uso un copricapo femminile con quella forma, che è stata poi consacrata come cappello grazie ad una commedia messa in scena per la prima volta in America in cui l’attrice interpretava la principessa Fedora, l'eroina della commedia, indossando un cappello simile a un borsalino. Da quel momento il fedora diventò una moda femminile che durò fino alla prima parte del XX secolo. Quando il borsalino divenne una moda maschile, dall’inizio del novecento, veniva spesso usato in città dagli uomini della classe agiata perché elegante, perché consentiva di proteggere la testa dal vento e dalle intemperie e per il fatto che poteva essere arrotolato quando non serviva. 

Contemporaneamente in Italia la storica azienda Borsalino vantava già una vastissima produzione di cappelli con questa forma simile al fedora. Il nome è un marchio registrato dalla Borsalino e successivamente divenuto nome comune per antonomasia.

Il borsalino ha perso popolarità tra la fine degli anni cinquanta e l’inizio degli anni sessanta. Nelle recenti stagioni di moda, tuttavia, il borsalino è stato oggetto di un revival, sia nelle classiche versioni rosso, grigio, marrone o nero, che in svariati colori, motivi e materiali.


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